mercoledì 17 ottobre 2012

I Personaggi: Il Barone

C'è un detto che non sopporto, più che altro per il fatto che molti lo interpretano male: quello del vivi e lascia vivere. Me lo sento dire ogni volta che mi ritrovo a criticare un Fabio Volo, un Paolini o, perché no, anche un Vasco Rossi. Rispondo sempre allo stesso modo quando me lo citano: La tua libertà termina quando inizia ad ostacolare la mia, citazione che riprende quella ben più famosa di Marthin Luther King. Insomma, perché devo rispettare i gusti degli altri se sono pessimi? Per quale motivo devo sopportare che Fabio Volo resti primo in classifica per settimane e quando Martin nemmeno ci arriva? Perché se chiedo in un centro commerciale un cd di Hans Zimmer il commesso mi guarda storto mentre se chiedo la colonna sonora di Twilight mi viene risposto “Certo, li abbiamo tutti, quale ti serve?”
Ovviamente questo pensiero ha a che fare con “Lo Spettro Morente”. Vediamo come.


Quando vidi per la prima vota il film di Twilight restai quasi scioccato: non avevo mai visto una storia così banale riguardante i vampiri. Persino il porting di “Io sono leggenda” con Will Smith, un vero insulto per gli appassionati di Matheson, al confronto appare decente.
Sapevo perfettamente cosa sarebbe avvenuto i successivi quindici minuti di qualsiasi scena e il film faceva di tutto per darmi ragione. Mi aspettavo per esempio che Bella da ragazzina timida e introversa si sarebbe trasformata in un troio... in una ragazza più libertina ma non mi sarei mai arrivato a credere che l'avrebbe fatto con un ventilatore che le alzava i capelli (a proposito, spiegatemi cosa ci fa un ventilatore in un paese con la nebbia onnipresente e piccoli sprazzi di sole) e con sguardi ammiccanti verso un vampiro centenario che spalancava la bocca come un babbione.
Ad essere sincero c'è una cosa originale, ed è proprio questo ciò che mi ha fatto imbestialire, che proprio l'unico punto originale è la cosa più idiota mai concepita in un film di vampiri, e mi riferisco proprio agli strass di Edward! Quando mi hanno detto “Ha il potere di brillare alla luce del sole” non volevo crederci, il film l'ho visto proprio per soddisfare la mia incredulità.


E se vi piace Twilight, beh, provate a dirlo dopo aver letto "Lo Spettro Morente"
In un certo senso dovrei ringraziarlo, almeno ho capito cosa non doveva essere il Barone: non doveva essere un viziato, un idiota che mostra i suoi poteri in giro con la speranza che la gente non lo noti (ferma un'auto con un braccio e tutti felici e contenti) e sopratutto, doveva avere qualcosa di diverso rispetto ai canonici vampiri.
Quando si pensa ad un vampiro a tutti viene in mente una cosa: i vampiri succhiano il sangue. E se non fosse così? Non sarebbero vampiri. Ma se fossero costretti a succhiare il sangue, se il loro cibo fosse semplicemente contenuto in esso... Allora tutto avrebbe un senso. Potrei ad esempio far si che lo considerino disgustoso nonostante siano costretti a nutrirselo e potrei dare al Barone un motivo per i suoi studi.
Ho quindi pensato a dei vampiri che si nutrissero dell'anima che scorre dentro il sangue degli umani e a un cattivo pronto ad ogni mezzo a trovare un modo per estirparla senza bere quel liquido tanto disgustoso quanto necessario..
Ovviamente non posso rivelare i passi migliori del romanzo, questo blog serve a convincervi ad acquistarlo, ma sappiate che la Meyer viene citata da Gnazak. Beh, viene presa in giro, ma viene comunque citata. Se mai lo leggerà (l'ultima volta che ho visto un commento di questa tizia parlava di un romanzo riguardante la storia d'amore con uno zombie) spero che capisca che non è stato solo per criticarla ma per ringraziarla per avermi fatto capire che, se una storia come quella del vampiro luccicante poteva aver successo, poteva averne anche la mia.